Martedì 30 luglio il Comune di Milano ha pubblicato sul suo sito una “determina dirigenziale” che “fissa le modalità e i limiti operativi per il servizio di autonoleggio da rimessa con conducente” nel territorio del Comune. È un provvedimento esplicitamente rivolto a Uber, il servizio di trasporto privato che utilizza un’applicazione per smartphone attivo a Milano dall’aprile del 2013. Milano è stata la prima città in Italia in cui è stato attivato il servizio, che gli utenti apprezzano molto ma che ha causato subito grandi proteste tra i tassisti, che hanno denunciato una concorrenza sleale.
La “determina” o “determinazione” dirigenziale è un atto immediatamente esecutivo di un dirigente del Comune, in questo caso della Direzione centrale mobilità, trasporti e ambiente. In quella pubblicata ieri si stabiliscono tre cose principali, sulla base delle leggi che regolano i servizi di taxi. Per prima cosa, le prenotazioni devono arrivare direttamente alla sede o alla rimessa dell’azienda, anche in “forma telematica”, ma ne deve “rimanere traccia” nell’azienda; secondo, il costo della corsa deve essere stabilito prima tra l’utente e l’azienda e non può essere solo una stima; terzo, le auto in attesa di una chiamata non possono sostare per strada o essere costantemente in giro – pratica esplicitamente vietata – ma devono aspettare nella rimessa (viene data la possibilità di individuare una autorimessa “aggiuntiva” sul territorio del Comune).
Le auto di Uber sono berline nere – superiori per comfort ai normali taxi – che girano costantemente per la città e alle quali vengono smistate le richieste dei clienti. Il processo si svolge grazie a un’applicazione per smartphone che invia automaticamente le coordinate GPS del cliente al centralino e che calcola in anticipo la tariffa della corsa e la addebita poi sulla sua carta di credito. Il servizio è rivolto a chi è disposto a spendere una cifra maggiore rispetto all’utilizzo del taxi e infatti a parità di percorso le tariffe sono superiori del 20-30 per cento, anche se nel periodo di lancio iniziale c’erano diversi sconti e agevolazioni.
Fonte Il Post
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