L'obiettivo è salvaguardare le funzioni cerebrali - Il neurochirurgo Guida ha spiegato che l'obiettivo è preservare al massimo le funzioni cerebrali tanto che i medici dell'equipe mestrina, tra i primi in Italia, sono andati a imparare la procedura direttamente dall'ideatore, il professor Hugues Duffaus a Montpellier (Francia).
Guida ha detto: "La neurochirurgia moderna ha come obiettivo non solo il trattamento delle patologie, ma anche il mantenimento di una adeguata funzione cerebrale. Questo significa offrire a ogni paziente, specie se affetto da un tumore cerebrale, il massimo dei risultati con il minimo dei rischi, scongiurando cioè il pericolo di provocare danni neurologici aggiuntivi e permanenti".
L'esame di risonanza magnetica funzionale permette di evidenziare le zone del cervello che si attivano durante la lettura, la scrittura, l'espressione di parole o frasi e l'esecuzione di movimenti, ed è in grado di definire i rapporti dei tumori con queste aree.
Guida ha detto: "La neurochirurgia moderna ha come obiettivo non solo il trattamento delle patologie, ma anche il mantenimento di una adeguata funzione cerebrale. Questo significa offrire a ogni paziente, specie se affetto da un tumore cerebrale, il massimo dei risultati con il minimo dei rischi, scongiurando cioè il pericolo di provocare danni neurologici aggiuntivi e permanenti".
L'esame di risonanza magnetica funzionale permette di evidenziare le zone del cervello che si attivano durante la lettura, la scrittura, l'espressione di parole o frasi e l'esecuzione di movimenti, ed è in grado di definire i rapporti dei tumori con queste aree.
Fonte Tgcom 24
foto wikipedia
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