Smityhthe F.S. ,un alpinista che nel 1933 cercó di scalare il monte Everest,raccontó nel suo resoconto della spedizione di una "presenza amichevole " Che lo seguì per tutta l'impresa.
Durante la scalata ebbe l'impressione che un angelo o un essere celeste l'accompagnasse passo per passo ,vegliando su di lui.
"Pensai che non avrebbe potuto succedermi niente di male.
C'era sempre una presenza a sostenermi nella mia ascesa solitaria sulle rocce ricoperte di neve.
Lo sentivo cosí intensamente che, quando mi fermai a mangiare un pezzo di dolce alla menta ,d'istinto lo divisi in due e mi girai per offrirlo al mio compagno .
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