Tanti altri suoni simili erano arrivati da ogni angolo del Regno
perche' si era sparsa la voce di quella straordinaria
conversazione con Dio e tutti volevano ascoltare.
Osservando le innumerevoli altre anime radunate li' intorno,
non pote' fare a meno di dare ragione al Creatore.
Nessuna appariva meno meravigliosa, meno magnifica o meno perfetta.
Tale era il prodigio di quello spettacolo, e tanta era la Luce
che si sprigionava tutt'attorno, che la Piccola Anima
riusciva a malapena a tenere lo sguardo fisso sulla moltitudine.
"Chi, dunque, dovrebbe essere perdonato?" torno' alla carica Dio.
"Accidenti, mi sa proprio che non mi divertiro'!
Mi sarebbe tanto piaciuto essere Colui Che Perdona.
Volevo sapere come ci si sente a essere speciali in quel senso."
La Piccola Anima capi', in quel momento, che cosa di prova
a essere tristi.
Ma un'Anima Amica si fede avanti tra la folla e disse:
"Non te la prendere, io ti aiutero'."
"Dici davvero? Ma che cosa puoi fare?"
"Ecco, posso offrirti qualcuno da perdonare!"
"Tu puoi..."
"Certo! Posso venire nella tua prossima vita e fare qualcosa
che ti consentira' di dimostrare la tua indulgenza."
"Ma perche'? Per quale motivo?" chiese la Piccola Anima.
"Sei un Essere di suprema perfezione! Puoi vibrare a una velocita'
cosi' grande da creare una Luce tanto splendente
da impedirmi quasi di guardarti!
Che cosa mai potrebbe indurti a rallentare le tue vibrazioni
fino a offuscarla? Che cosa potrebbe spingere te
-che sei in grado di danzare in cima alle stelle
e viaggiare per il Regno alla velocita' del pensiero-
a calarti nella mia vita e divenire tanto pesante da compiere
questo atto malvagio?"
"E' semplice", spiego' l'Anima Amica, "perche' ti voglio bene."
Sentendo quella risposta, lo stupore invase la Piccola Anima.
"Non essere tanto meravigliato, Piccola Anima.
Tu hai fatto lo stesso per me. Davvero non ricordi?
Oh, abbiamo danzato insieme molte volte, tu e io.
Nel corso di tutte le eta' del mondo e di ogni periodo storico,
abbiamo ballato.
Abbiamo giocato per tutto l'arco del tempo e in molti luoghi.
Solo che non te ne rammenti.
"Entrambi siamo stati Tutto. Siamo stati Su e Giu',
la Sinistra e la Destra, il Qui e il La', l'Adesso e il Poi;
e anche maschio e femmina, bene e male:
siamo ambedue stati la vittima e l'oppressore.
Ci siamo incontrati spesso, tu e io, in passato;
e ognuno ha offerto all'altro l'esatta e perfetta opportunita'
di Esprimersi e di Fare Esperienza di Cio' che Siamo in Realta'."
"E quindi", continuo' a spiegare l'Anima Amica,
io verro' nella tua prossima vita e, questa volta, saro' il "cattivo".
Commetterò nei tuoi confronti qualcosa di veramente terribile,
e allora riuscirai a provare come ci si sente nei panni
di Colui Che Perdona".
"Ma che cosa farai", domando' la Piccola Anima,
leggermente a disagio, "da risultare tanto tremendo?"
"Oh", rispose l'Anima Amica strizzando l'occhio,
"ci faremo venire qualche bella idea".
Poi soggiunse a voce bassa:
"Sai, tu hai ragione riguardo a una cosa".
"E quale sarebbe?"
"Dovro' diminuire alquanto le mie vibrazioni, e aumentare
a dismisura il mio peso per commettere questa brutta cosa.
Mi tocchera' fingere di essere cio' che non sono.
E quindi, ti chiedo in cambio un favore."
"Oh, qualsiasi cosa, qualsiasi cosa!" grido' la Piccola Anima,
che intanto ballava e cantava.
"Riusciro' a perdonare, riusciro' a perdonare!"
Poi si rese conto del silenzio dell'Anima Amica e allora chiese:
"Che cosa posso fare per te? Sei davvero un angelo,
sei cosi' disponibile ad accontentarmi!"
"E' naturale che sia un angelo!" li interruppe Dio.
"Ognuno di voi lo e'! E rammentatelo sempre:
Io vi ho mandato solo angeli."
A quel punto la Piccola Anima senti' ancora piu' forte il desiderio
di esaudire la richiesta e chiese di nuovo:
"Che cosa posso fare per te?"
"Quando ti colpiro' e ti maltrattero', nell'attimo in cui commettero'
la cosa peggiore che tu possa immaginare,
in quello stesso istante ..."
"Si? Si..."
"Dovrai rammentare Chi Sono in Realta'", concluse l'Anima Amica
gravemente.
"Oh, ma lo faro'!" esclamo' la Piccola Anima, "lo prometto!
Ti ricordero' sempre cosi' come sei qui, in questo momento!"
"Bene", commento' l'Anima Amica, "perche', vedi, dopo che
avro' finto con tanta fatica, avro' dimenticato chi sono.
E se non mi ricorderai per come sono, potrei non rammentarmelo
per un sacco di tempo.
Se mi scordassi Chi Sono, tu potresti addirittura dimenticare
Chi Sei, e saremo perduti entrambi.
E allora avremmo bisogno di un'altra anima che venisse
in nostro soccorso per rammentarci Chi Siamo."
"No, questo non accadra'!" promise la Piccola Anima.
"Io ti ricordero'! E ti ringraziero' per avermi fatto questo dono:
l'opportunita' di provare Chi Sono."
Quindi, l'accordo fu fatto.
E la Piccola Anima ando' verso una nuova vita,
felice di essere la Luce e raggiante per la parte
che aveva conquistato, la Capacita' di Perdonare.
Attese con ansia ogni momento in cui avrebbe potuto fare
questa esperienza per ringraziare l'anima che
con il suo amore l'aveva resa possibile.
E in tutti gli istanti di quella nuova vita,
ogni qualvolta compariva una nuova anima a portare
gioia o tristezza -specialmente tristezza-
ricordava quello che aveva detto Dio. "Rammentatelo sempre",
aveva affermato con un sorriso,
"Io vi ho mandato solo angeli".
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