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domenica 26 ottobre 2014

La Compassione negli Occhi

Era una sera di freddo pungente nella virginia settentrionale di molti anni fa. la barba del vecchio era resa lucente dal gelo invernale mentre lui attendeva un passaggio per attraversare il fiume.l'attesa sembrava infinita.il corpo gli si intorpidì irrigidendosi nel gelido vento del nord.udì il ritmo debole e uniforme di zoccoli che si avvicinavano al galoppo sul sentiero ghiacciato.
ansiosamente rimase ad osservare quando alcuni uomini a cavallo spuntarono dalla curva.
lasciò passare il primo senza far alcuno sforzo per attirare la sua attenzione.
quindi ne passò un'altro e un'altro ancora.
alla fine l'ultimo cavaliere si avvicinò al punto in cui il vecchio sedeva come un pupazzo di neve.
quando giunse vicino,il vecchio lo guardò negli occhi e gli disse"signore,le dispiacerebbe dare un passaggio a questo vecchio fino dall'altra parte del fiume?"
tirando le redini il cavaliere rispose"certamente,salti sù"
vedendo che il vecchio non riusciva ad alzarsi,tanto era congelato,il cavaliere scese e lo issò in groppa al suo cavallo.
il cavaliere non solo portò il vecchio oltre il fiume,ma lo portò fino alla sua destinazione che distava appena qualche chilometro.
quando si avvicinarono alla casetta piccola,ma confortevole,il cavaliere chiese "signore,mi scusi la curiosità,ma perchè nonostante il suo bisogno ha lasciato passare tutti gli altri cavalieri con il rischio di non aver più passaggi e poi ha chiesto a me?in una notte così fredda ha aspettato proprio l'ultimo.e se io avessi rifiutato e lasciata lì?"
il vecchio scese lentamente da cavallo,guardò il cavaliere dritto negli occhi e rispose "vivo da queste parti da un bel pezzo,credo di conoscere bene le persone,ho guardato negli occhi gli altri cavalieri e ho visto subito che non vi era interesse per la mia situazione.sarebbe stato inutile chiedere un passaggio a loro...ma quando ho guardato lei negli occhi,gentilezza e compassione erano evidenti,ho capito lì per lì che il suo spirito gentile avrebbe colto volentieri l'occasione di fornimi aiuto nel momento del bisogno"
quei commenti confortanti commossero il cavaliere.
"le sono molto grato per quello che mi ha detto,spero di non essere mai troppo intento ai miei affari da non rispondere alla necessità degli altri con gentileza e compassione"
così dicendo, Thomas Jefferson girò il cavallo e si diresse alla Casa Bianca
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