Quel sottile filo d’erba, in un prato distesa di foglie, appoggiate lievi al terreno, quel bocciolo di fiore, tra mazzi di fiori, e un giardino, nel fitto bosco sulla montagna, alto monte, fino alle nuvole, che sfiora come il vento, c’è il fieno di campagna, quel pozzo antico, dall’acqua fresca, c’è un filo d’erba ancora verde,attende, l’autunno e l’inverno, per adagiarsi, sulle foglie cadute,dai rami secchi, raccoglierò i funghi col cestino, col mio solito grembiule vecchio, quel cencio, mi copre dal sole, e da quel calore, come il fuoco nel camino, la sera e giunta,la mia minestra contadina, e sulla stufa, la candela e accesa, quella penombra della sera, riassume i ricordi di tutto il giorno,tra pensieri e desideri, la solitudine, mia compagna della notte, all’alba accendo il fuoco della stufa, per una tazza di latte, esco dalla porta, per ammirare, la luna, che si addormenta, per far nascere il sole, rientro, e mi vesto, mi lavo, con l’acqua tiepida,scaldata nel camino, mi vesto col mio grembiule, ed il cencio per il capo, ricomincia un giorno in campagna.
Fotografia di Claudia
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