Come ha spiegato lo stesso WP sul suo sito, la società Amazon non avrà alcun ruolo nell’acquisto, e Bezos diventerà l’unico proprietario del giornale. Bezos ha 49 anni, si occupa principalmente di innovazione tecnologica e non non ha mai gestito un giornale fino ad ora. La vendita si concluderà probabilmente entro 60 giorni, e il gruppo Washington Post Co. cambierà nome – quello nuovo non è stato ancora deciso – anche se continuerà ad operare come una società quotata in borsa. L’accordo comprende tutte le proprietà della società Washington Post Co, tra cui i quotidiani Express, Gazette Newspapers, Southern Maryland Newspapers, Fairfax County Times, El Tiempo Latino e Greater Washington Publishing. Ne sono invece esclusi tra gli altri il sito di news Slate e il magazine Foreign Policy.
Donald Graham, amministratore delegato di Washington Post Co. e membro della famiglia che controlla il giornale da quattro generazioni, ha scritto una lettera pubblicata sul sito del Washington Postin cui spiega i termini generali dell’accordo e dice qualcosa di più sul motivo della vendita.
«Mentre il business dell’editoria continuava a presentare domande a cui noi non riuscivamo a dare risposta, Katharine e io abbiamo iniziato a chiederci se la nostra piccola società fosse ancora la migliore casa per il giornale. Le nostre entrate erano diminuite per sette anni di fila. Avevamo portato a termine delle innovazioni, e secondo me le nostre innovazioni avevano avuto un discreto successo in lettori e in qualità, ma non avevano potuto nulla per il declino dei profitti. La nostra risposta doveva essere quella di fare dei tagli ai costi, e noi sapevamo che c’era un limite a questo. Eravamo certi che il giornale sarebbe sopravvissuto sotto la nostra proprietà, ma noi volevamo fare più di questo. Volevamo che avesse successo.»Graham ha dichiarato che la sua famiglia è sconvolta dall’idea di cedere il Washington Post ma che le qualità imprenditoriali e visionarie di Bezos lo rassicurano sulla bontà dell’operazione. Sia il WP che altri siti di news internazionali hanno spiegato che i motivi che hanno spinto Graham a vendere sono stati la crisi del settore pubblicitario che ha colpito molti giornali negli ultimi anni, e le difficoltà del WP ad adattare il suo formato tradizionale sulla carta stampata anche al web. La famiglia di Graham controllava il WP da 80 anni (qui una timeline della storia del giornale pubblicata dallo stesso WP). La società ha specificato che la vendita del giornale non comporterà alcun cambiamento radicale rispetto a prima, e sullo stesso punto ha insistito Bezos in una sua dichiarazione, anch’essa pubblicata sul sito del Washington Post, la cui homepage è ampiamente dedicata alla notizia della cessione (“Con la vendita del Post finisce un’era”, è il titolo di apertura). Anche la prima pagina di martedì del giornale dà largo spazio alla notizia, il titolo di apertura è «I Grahams vendono il Post». L’editore del WP per ora rimarrà Katharine Weymouth, nipote di Graham.
Questa è la seconda vendita di un importante quotidiano statunitense in pochi giorni. Sabato 3 agosto la New York Times Company, la società che possiede il New York Times, aveva annunciato che venderà lo storico quotidiano Boston Globe a John Henry, proprietario di baseball dei Boston Red Sox e della squadra di calcio del Liverpool. Ma la fama e la stima di cui gode Bezos – considerato il responsabile di uno dei più grandi successi dell’economia digitale – rende questa vendita ancora più notevole per le prospettive complicate dei giornali di carta: la ricchezza di Bezos è calcolata in poco più di 25 miliardi di dollari, il che rende il suo investimento nel Washington Post circa l’1% di questa cifra. Il Post perde oggi circa 53 milioni di dollari: nelle ore successive all’annuncio il valore delle azioni di Washington Post Co. è salito del 5%.
Fonte Il Post
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